Avocado: coltivazione
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La pianta di avocado è di origine tropicale, ma la sua coltivazione è anche diffusa in alcune zone del bacino del Mediterraneo, in particolar modo in Spagna e in Israele. Una presenza limitata viene registrata anche in Portogallo, Grecia e Corsica oltre al Sud Italia (inclusa la Calabria, dove coltiviamo i nostri avocado biologici).
L’avocado è una pianta a rapido accrescimento, infatti, entra in produzione a circa tre anni di età, raggiungendo la fase di piena produzione già dal settimo anno.
Avocado: coltivazione
Avocado: clima per la coltivazione
La coltivazione dell'avocado, nonostante sia una pianta di origine tropicale, si adatta ad una grande varietà di tipologie di clima, da quello mediterraneo a quello subtropicale. Tuttavia, è una pianta sensibile nei confronti delle basse temperature: infatti, temperature sotto lo zero per periodi di tempo anche limitati possono arrecare dei danni. Una lieve gelata può provocare danni solo sulle foglie, mentre gelate più prolungate possono compromettere la produzione e causare danni ai rami, ai fiori e ai frutti, causando anche la morte delle piante più giovani.
Per quanto riguarda gli impianti di avocado in zone ventose, è importante proteggere le piante con barriere frangivento.
Avocado: terreno
La coltivazione dell'avocado può essere effettuata su molte tipologie di terreno. Tuttavia è da preferire un suolo con terreno sciolto e senza ristagno idrico, in modo da evitare l’asfissia radicale e favorire lo sviluppo di malattie fungine. E’ preferibile che il pH del terreno sia neutro.
Avocado: portainnesto
A seconda delle caratteristiche pedologiche e climatiche è di fondamentale importanza la scelta del giusto portainnesto di avocado (Duke 7, Toro Canyon, ecc.) che può influenzare notevolmente la buona riuscita dell'impianto.
Impianto di avocado: coltivazione
Le distanze tra le piante di avocado sono variabili a seconda delle caratteristiche del terreno e del tipo di allevamento adottato. Generalmente sono adottati sesti a bassa densità 7x7 m (circa 200 piante/ha), a media densità 6x5 m (circa 400 piante/ha) e recentemente si stanno sperimentando impianti ad alta densità 2,5x2,5 m (circa 1000 piante/ha) e (in Cile) ad altissima densità, fino a 2500 piante per ettaro. Inoltre, per una migliore utilizzazione della superficie durante il primo periodo di lavorazione e per conseguire maggiori rendimenti per ettaro, in alcuni paesi si sta affermando il ricorso a sesti dinamici 4x4 che con le successive estirpazioni presentano un sesto di 8x8.
L’impianto di avocado, in linea generale, non deve essere monovarietale, ma bisogna introdurre contemporaneamente cultivar dei gruppi A (es. Varietà Hass) e dei gruppi B (es. Varietà Bacon) per favorire l’impollinazione. Tuttavia è stato riscontrato come, nei paesi della fascia del Mediterraneo, il meccanismo che impedisce l'impollinazione tra piante dello stesso gruppo fiorale funziona in modo meno rigido, tant’è che si possono incontrare casi di piante che si autoimpollinano. E’ stato comunque accertato che la Bacon (appartenente al gruppo B) inserita in piccola percentuale (circa 5%) aumenta la produttività della Hass e di altre varietà del gruppo A.
Potatura dell’avocado
L’avocado non ha bisogno di molte potature e nei primi anni di vita si lascia crescere liberamente, intervenendo solo negli anni successivi con lo scopo di ridimensionare la pianta e ridurre l’alternanza produttiva.
Avocado: acqua e irrigazione
Per quanto riguarda la quantità di acqua necessaria, si può fare riferimento alle esigenze di un agrumeto, con un fabbisogno quindi stimato tra i 6.000 e i 10.000 metri cubi all’anno. Tuttavia occorre tenere in considerazione che l’avocado è maggiormente sensibile alla qualità dell’acqua e, pertanto, non si dovrebbero superare concentrazioni di cloruri di 110 ppm e 350 ppm a seconda che si tratti, rispettivamente, di un portainnesto sensibile o tollerante.
Avocado: concimazione
Il piano di concimazione dell’avocado non è molto diverso rispetto a quello degli agrumi, tuttavia si devono impiegare dosi inferiori di azoto, corrispondenti a circa 150 kg in un terreno dotato di buona fertilità; il fosforo e il potassio, invece, devono essere riforniti a seconda della disponibilità del terreno.
Coltivazione dell'avocado in Italia
L'avocado viene coltivato in Italia in alcune regioni del Sud, prevalentemente in Calabria (da dove provengono i nostri avocado biologici) e Sicilia. La coltivazione dell'avocado in Italia è limitata solo a poche aree a causa delle basse temperature invernali che non consentono un'idonea attività vegetativa e riproduttiva delle varietà più pregiate.
Avocado varietà
Esistono centinaia di varietà di avocado, ma le più diffuse sono le seguenti:
- Avocado varietà Hass: è la cultivar più diffusa a livello mondiale sia per l’elevata produttività sia per le caratteristiche organolettiche che la rendono la più apprezzata dai consumatori. Il frutto presenta una forma ovoidale, con buccia di colore verde che diventa scura con la maturazione. La raccolta, nell’emisfero meridionale, avviene da aprile a luglio, in quello settentrionale da dicembre ad aprile.
- Avocado varietà Fuerte: una varietà che presenta un frutto con una buccia spessa di colore verde e una una polpa di buona qualità.
- Avocado varietà Bacon: è una cultivar dalla buccia verde e liscia, caratterizzata da una maturazione precoce (ottobre-novembre in Calabria).
Avocado: per saperne di più
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